OLIO (O GRASSO) DI PALMA – I PRINCIPALI DANNI CHE STA CAUSANDO

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OLIO (O GRASSO) DI PALMA – I PRINCIPALI DANNI CHE STA CAUSANDO

 AMBIENTALI E SOCIALI

Il commercio e la produzione massiccia dell’olio di palma , è responsabile di un grave danno ambientale poiché per produrre questo grasso si sta distruggendo gran parte della foresta tropicale e gli stessi animali che vi abitano rischiano l’estinzione. Il 70% delle coltivazioni in Indonesia si trova in aree prima occupate da foreste. Inoltre, l’uso indiscriminato di pesticidi in queste coltivazioni comporta un rischio elevato di contaminazione per terreni e acque. Non di meno lo sfruttamento del lavoro (anche minorile) che si verifica nella maggior parte di queste piantagioni, rappresenta una condizione di abuso e iniquità sociale.

 

 NUTRIZIONALI 

Dalla spremitura  della polpa del frutto della palma da olio  si ricava l’olio (o grasso) di palma, dal seme invece si ottiene  l’olio di palmisto. L’olio di palma contiene una grande quantità di grassi saturi, e ancor peggio l’olio di palmisto. I grassi saturi (soprattutto alcuni tipi) se assunti in quantità rilevante, rappresentano un rischio per  la salute, favorendo l’aumento della produzione di colesterolo “cattivo” nel nostro organismo, che può portare a danni a carico del cuore e dei vasi sanguigni. Secondo studi preliminari l’olio di palma potrebbe addirittura favorire l’insorgenza i malattie come il diabete mellito…. Anche se gli effetti sulla salute dipendono dall’equilibrio complessivo tra grassi saturi e insaturi nella propria alimentazione, il problema vero è “il rischio dell’accumulo”. Questo grasso può essere  assunto spesso in modo “inconsapevole” perché è molto facile che sia contenuto in tanti prodotti da forno, snack, cracker, brioche, gelati, ecc.

Perché è così tanto utilizzato dall’industria alimentare, ma anche dalle più piccole attività artigianali, come panifici, pasticcerie, gelaterie, ecc.?

PERCHÉ L’INDUSTRIA ALIMENTARE PREFERISCE USARE L’OLIO DI PALMA?

 

  • È denso a temperatura ambiente (quasi come il burro), mentre gli altri oli vegetali sono liquidi. L’alta percentuale di grassi saturi presente nell’olio di palma permette di ottenere prodotti da forno o gelati con una consistenza ottimale (conferisce solidità). Per questo ha sostituito in gran parte l’utilizzo di margarine ottenute con il processo di idrogenazione dei grassi. L’idrogenazione dei grassi provoca la formazioni di acidi grassi trans, molto pericolosi per la salute. Se leggendo l’etichetta di alcuni prodotti vi rendete conto che fra gli ingredienti ci sono grassi vegetali idrogenati (o ancor peggio, parzialmente idrogenati) evitate di utilizzarli.

Tenete presente che , comunque, dal punto di vista nutrizionale l’olio di palma è dannoso per la salute, soprattutto se assunto in gradi quantità, come ho spiegato nella scheda allegata qui a fianco.

  • È economico. Costa molto meno di altri grassi (ad esempio dell’olio extravergine di oliva o del burro) e permette di proporre sul mercato prodotti appetibili ad un prezzo competitivo. L’olio di palma è contenuto in moltissimi prodotti da forno sia dolci che salati: biscotti , cereali per colazione, merendine, cracker, fette biscottate, pane confezionato, creme spalmabili, snack, gelati, ecc; non solo di produzione industriale ma anche artigianale (pasticcerie, gelaterie, ecc.)