BODY SHAMING

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BODY SHAMING

FENOMENO DEL BODY SHAMING: IN COSA CONSISTE?

Il body shaming è un termine inglese usato per descrivere il fenomeno dell’umiliare/offendere tramite critiche una persona per le sue caratteristiche fisiche, è un atto volontario che ha il fine di denigrare, tramite commenti anche crudeli, soprattutto sui socialnetwork, ogni corpo che non corrisponde all’ideale di bellezza preponderante nella società. In sostanza, si parla di body shaming ogni qualvolta una persona, quasi sempre una donna, viene presa in giro e mortificata con commenti online, per alcune caratteriste fisiche.

 

QUALI SONO GLI EFFETTI NEGATIVI CHE COMPORTA QUESTO FENOMENO?

Un’enorme sofferenza emotiva, senso di colpa, insicurezza, che sono il nutrimento perfetto di malattie e sofferenze psicologiche. Le critiche cattive minano l’autostima delle donne, soprattutto quelle più fragili emotivamente e induce in loro la sensazione che il proprio corpo sia inadeguato e poco attraente perché non rientrano in un determinato standard di bellezza. Questo fenomeno, insieme a tanti altri fattori, contribuisce a una cultura che favorisce gravi danni psicofisici come un’immagine negativa del corpo, depressione, fobia sociale e disturbi alimentari.

 

QUALI comportamenti per fronteggiare QUESTO FENOMENO?

È chiaro che il fenomeno va affrontato in un’ampia ottica culturale e sociale, sulla quale adesso non possiamo soffermarci, ma qualcosa può fare anche la singola vittima che subisce commenti crudeli e/o volgari. Se le critiche influenzano lo stato d’animo, generando ripercussioni sul lavoro o lo studio e nei rapporti con gli altri, è un segnale che dovrebbe destare l’attenzione. Chi è oggetto del body shaming dovrebbe crearsi uno “scudo” lavorando su di sé e modificando il modo di reagire alle offese. Perché se è vero che la critica malevola è un dato oggettivo, la reazione personale è soggettiva. Non siamo costretti a subire passivamente interiorizzando la critica e possiamo interporre una giusta distanza dagli sproloqui degli altri, costruendosi una sicurezza interna se necessario anche con l’aiuto di un percorso psicoterapeutico. Lavorando su di sé e allenandosi a sviluppare un pensiero “critico” sarà meno vulnerabile agli attacchi esterni e vi si attribuirà meno importanza.

 

CHE COSA SI INTENDE PER PENSIERO CRITICO?

Semplificando in modo po’ estremo potremo dire: non prendete per oro colato tutto quello che vedete o che vi viene detto… Nonostante la rivoluzione conoscitiva che ci ha permesso il metodo scientifico, vi è una potenziale presenza di credenze false e contraddittorie nella mente di tutti noi. Inoltre, la mente umana è soggetta a sviluppare illusioni cognitive, che influenzano la nostra percezione della realtà, inducendo molti pregiudizi o errori. Sviluppare capacità di pensiero critico significa considerare diversi aspetti e le diverse angolazioni di un fenomeno o di un comportamento. Viviamo in una società in cui l’informazione che perviene a ogni cittadino sempre più “personalizzata” o a dir meglio manipolata con scopi commerciali o politici. Per ridurre questo rischio ognuno di noi deve fare uno sforzo intellettivo superiore al passato, dotandosi di metodi e prospettive cognitive sempre più razionali e articolate. Ogni giorno ad esempio le donne vengono bombardate da immagini sui giornali, in televisione, sui social, nella pubblicità volte a farle sentire insicure sul proprio corpo, a fini commerciali, inducendole a comprare prodotti o servizi estetici nella speranza che le rendano più felici e più belle. SI può arrivare A credere CHE IL 99% DELLE DONNE REALI, CHE NON CORRISPONDONO AI CANONI DI BELLEZZA attuali, SIANO IMPERFETTE? Pensiamo ad esempio al concetto di bellezza nelle varie epoche e nelle diverse culture. Vi ho portato solo qualche immagine che fa saltare all’occhio come in realtà il concetto di bellezza sia fluttuante nel tempo e nei diversi gruppi sociali. Mentre le vedete scorrere, per chi non ha accesso al video, citiamo sommariamente alcuni esempi. La forma del corpo desiderata è in continua evoluzione: dalle statuette preistoriche raffiguranti veneri dall’addome prominente, simbolo di fecondità, alle veneri greco-romani di epoca classica, alle bellezze a figura intera raffigurate dai pittori e scultori del Rinascimento, la figura a clessidra apprezzata in epoca vittoriana, il fisico “senza formosità”  delle flapper degli anni ’20, le curve formose delle star di Hollywood degli anni ’50, poi le donne filiformi degli anni 60-70, il fisico scolpito delle icone anni 80 come pamela Anderson, le super model anni 90  ecc. Nell’odierna era DALLA TELEVISIONE FINO AI vari Twitter, Instagram, blog ECC, le ultime tendenze del corpo possono diffondersi in tutto il mondo in poche ore e i giovani, impressionabili, possono trovarsi bombardati con immagini dell’ultimo “ideale”.

Chi sviluppa pensiero critico subisce meno l’influenza dei canoni sociali e o delle mode. Cosa ci fa pensare che chi rientra in determinati canoni estetici sia più felice? Se guardiamo i dati scientifici in realtà sembra proprio il contrario. Sto lavorando alla stesura di un libro, che spero di poter ultimare nel giro di qualche mese, dove fra le altre cose descrivo storie di sofferenza di persone, in prevalenza purtroppo donne, che sono già di dominio pubblico, ma elencandole così tutte assieme fanno effetto per il numero impressionante e la gravità delle ripercussioni negative suscitate da svariati meccanismi incancreniti ormai nella nostra società. Fra questi rientrano i canoni di bellezza non realistici e non salutari, il fenomeno delle diete, il body shaming e altro. Adesso chiaramente non abbiamo tempo per scendere nel dettaglio.

Viviamo nella società delle immagini, le subiamo inconsciamente e le interiorizziamo. finchè arriva a sembrarci normale quello che in realtà non lo sarebbe. Vogliamo citare il fenomeno del Photoshop? Proprio in relazione a questa premessa un’agenzia di ricerche di mercato commissionata dal colosso inglese Superdrug Online Doctors, ha realizzato un progetto, “Perceptions of perfection”, al fine di mostrare quanto gli ideali di bellezza siano diversi da un paese all’altro. Sono stati assunti designers provenienti da tutto il mondo, per elaborare, con l’ausilio di Shutterstock(un motore di ricerca dedicato a immagini, video, musica e grafica vettoriale), immagini che riproducano gli standard di bellezza forniti da un campione di donne del loro Paese di provenienza. Nell’immagine 8 delle 18 immagini elaborate (pubblicate nel 2015):

CI SONO ALTRI EFFETTI NEGATIVI DEL BODY SHAMING DEGNI DI NOTA?

Un GRAVE effetto collaterale DEI COMMENTI focalizzati sul peso e sulla forma fisica è un aumento della stigmatizzazione, una sorta di marchio a fuoco, e della discriminazione nei confronti delle persone obese, che risulta ormai uguale o superiore a quella basata sulla razza o sul genere. La stigmatizzazione del grasso paradossalmente demotiva, piuttosto che incoraggiare, il cambiamento del comportamento verso la salute. Il pensiero convenzionale suggerisce che il malcontento per il proprio corpo aiuta a motivare il cambiamento di stile di vita, ma l’evidenza scientifica suggerisce il contrario: promuovere il malcontento corporeo induce invece danni, con conseguenti scelte di vita meno favorevoli e costi sociali più alti da sostenere. L’accettazione di sé è alla base della cura di sé, il che significa che le persone con una forte autostima hanno maggiori probabilità di adottare comportamenti salutari, come ad esempio l’attività fisica. Molti studi mostrano che l’insoddisfazione del corpo è associata all’alimentazione incontrollata e ad altri disturbi alimentari, a livelli più bassi di attività fisica e ad aumento di peso nel tempo. Gli adulti che subiscono stigmatizzazione e discriminazione per il loro peso riferiscono persino di evitare il ricorso alle cure mediche per paura di sperimentare ulteriore stigmatizzazione.  Anche secondo le “Position Statements” dell’Academy for Eating Disorders sui i programmi di prevenzione dell’obesità infantile, le prove fornite dalla letteratura sui disturbi alimentari indicano che un’enfasi incentrata sul controllo del peso può promuovere lo sviluppo dei disturbi del comportamento alimentare.

 

PERCHÈ GLI ADOLESCENTI SONO MAGGIORMENTE COLPITI DA QUESTA FORMA DI CRITICA?

Gli adolescenti sono maggiormente colpiti da questo fenomeno in quanto vivono un momento della vita molto delicato e allo stesso tempo, devono combattere contro queste cattiverie e prese in giro che, se in passato si verificavano solo a scuola, oggi, con la diffusione dei social network, hanno una risonanza enorme.  Oltre ai danni psicofici di cui abbiamo parlato prima, possono sfociare in episodi drammatici come il suicidio.  I social media hanno anche introdotto un nuovo livello di competitività nelle mode del corpo, con le persone desiderose di ottenere “mi piace”, “condivisioni” e l’approvazione dei commenti sui loro selfie. Poi ci sono tendenze, imitazioni, sfide hashtag molto pericolose… E se stanno lottando per ottenere l’aspetto a cui aspirano, non c’è fine a siti Web, blog e tutorial video che promettono di aiutarli. Internet è pieno di siti di che inneggiano alla magrezza e di soluzioni rapide apparenti. Come si può impedire ad un adolescente di essere attratto dalle ultime ossessioni corporee dei social media e incoraggiarlo a mettere la sua salute e il suo benessere al di sopra del perfezionismo del corpo? È attualmente molto difficile, l’intervento dovrebbe essere anche a livello politico, oltre al lavoro individuale sull’autostima e sull’informazione. Molto campagne di sensibilizzazione si stanno svolgendo a livello internazionale. I giovani stanno subendo enormi cambiamenti fisici ed emotivi, quindi è più facile che la loro autostima sia facilmente indebolita. È importante ricordare ai nostri figli che le persone sono di tutte le forme e dimensioni e che non esiste un’unica forma del corpo perfetta. Alcuni grandi marchi, come ad esempio quella dei saponi DOVE stanno cercando di celebrare la diversità nelle loro campagne attraverso le immagini di donne vere che non incontrano lo stereotipo di modella sottopeso. C’è una tendenza in atto per i produttori di prodotti di bellezza di utilizzare persone normali di una gamma di forme e dimensioni per le loro pubblicità, ma è innegabilmente ancora troppo poco.

 

ANCHE ALCUNE DELLE CELEBRITÀ PIÙ FAMOSE SONO STATE DEFINITE “GRASSE” DA QUESTA FORMA DI BULLISMO?

Si, Denigrare sui social, qualcuno per via del proprio corpo è una forma di bullismo, Serena Williams, Kate Winslet, Kelly Clarkson, Kim Kardashian, Vanessa Incontrada Adele, e Ashley Graham sono solo alcune delle tante celebrità che si sono espresse contro il body shaming.

 

CONSIGLI?

Non cercate di cambiarvi, se siete in salute qualche presunto inestetismo non vi deve condizionare, fate attività fisica e mangiate sano. Il fallimento delle svariate diete che si possono tentare è quasi sempre garantito; la ricerca ci dice che la maggior parte delle persone riacquisterà il peso perso e che un terzo o due terzi finiranno più grassi rispetto al loro peso pre-dieta. L’odio del corpo indotto culturalmente non ha nulla di salutare, né psicologicamente né fisicamente.  I disturbi mentali sono in aumento…

Non tutti sanno che la ricerca scientifica, a livello di grandi popolazioni, rivela che le persone nella categoria “sovrappeso” per BMI vivono effettivamente più a lungo di persone “magre”. Da questi grandi studi, si può evincere che chi ha un BMI di 19 (quindi bello magro) abbia lo stesso livello di penalizzazione sulla durata della vita di un soggetto che sfiora i 30 di BMI (quindi bello in carne). Come si può vedere, i due pallini rossi nel grafico qui di seguito, corrispondenti ad un BMI di 19 e 30, sono alla stessa altezza!

 

La società deve cambiare, bisognerebbe trasmettere la cultura del rispetto alle nuove generazioni, soprattutto nei confronti della donna.

 

Chiara Marchionni

 

 

 

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